Guida alla creazione di app di successo

Gli imprenditori o i product manager che si siedono con noi nella nostra sala riunioni ci chiedono di aiutarli a creare app che abbiano successo.

Senza falsa modestia crediamo di sapere come farlo e proviamo a raccontarvelo: ecco qualche linea guida per raggiungere gli obiettivi che l'azienda si pone quando vuole realizzare un'app.

Cosa è il successo di un'app? E nello specifico di una Connective App?

Nel pensiero comune il successo di un'app è legato alla monetizzazione dei servizi che offre e alla grandezza della community che la utilizza ma non vale per tutte le app: noi siamo specializzati nelle Connective App e gli obiettivi di queste, come altre tipologie di app, non si misurano in quanto già detto.

La creazione di app connesse ad un prodotto, che sia una moto, una bici elettrica, un dispositivo medicale e così via (guarda la 👉🏻 nostra Case History per vedere altri esempi interessanti), può avere come obiettivi:

- la creazione di un nuovo segmento di mercato o l'ingresso nel segmento esistente dei dispositivi digitali, connessi, "smart"

- l'ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai competitor che producono oggetti simili o che rispondono agli stessi bisogni

- l'arricchimento digitale dei prodotti per fornire esperienza e funzionalità aggiuntive ai clienti

Separiamo gli ambiti per non fare confusione e dare delle dritte chiare: innanzitutto servono gli ingredienti, ovvero quello che un'azienda che vuole fare un'app ha bisogno di avere per iniziare a "cucinare" l'app (e continuare a farlo); quindi si può iniziare a seguire i passaggi della ricetta, ovvero avviare le attività necessarie per un'app cotta a puntino.

Gli ingredienti per la creazione di app di successo

Indichiamo tre linee guida che possano aiutare a pensare ad un'app innanzitutto come idee e attività che l'azienda che vuol intraprendere un progetto di app deve tenere in considerazione.

1. Risolvere un problema

Il primo punto è forse il più importante di tutti: l'utilità dell'app. Ce lo indica Apple stessa nelle Guidelines dell'App Store

Un'app, come un qualsiasi prodotto o servizio e un qualsiasi business attorno ad esso, funziona se risolve un problema ad un certo gruppo di persone o se semplifica, rende più efficiente o conveniente qualcosa che richiede più tempo o più soldi.

Per esempio: realizzare un'app connessa ad un prodotto IoT (ovvero connesso ad internet) che permette di gestire in mobilità le attività di assistenza di un parco macchine nel settore del gelato permette ai tecnici di operare da qualsiasi parte del mondo senza doversi recare sul posto (🍦 ti incuriosisce? Guarda l'app che abbiamo realizzato per Gel Matic)

Un aspetto interessante che dà credito alla maggior probabilità di successo delle Connective App rispetto alla stragrande maggioranza di quelle presenti sugli store è che le app categorizzate come Utilità pur non essendo tra le più scaricate o utilizzate nei trend di mercato restano comunque quelle con più retention ovvero sono quelle più utilizzate con l'andare nel tempo. Citando da una serie di interviste fatte qualche tempo fa su Techcrunch, noto portale americano di notizie di tecnologia e startup:

Per Mike Jones, fondatore e CEO di Science ed ex CEO di MySpace, questa potrebbe essere la lezione imparata a dura prova in MySpace: "Gli strumenti software di utilità hanno per distacco più longevità. Non c'è giorno che passi senza che io abbia interagito con Dropbox. È sempre lì. Gmail è un'utilità, non posso farne a meno", aggiunge.

2. Essere utilizzata dal pubblico che ne ha bisogno

Immagino che siano ripetizioni forse per chi legge ma a volte non si pensa abbastanza che un'app sia un vero e proprio prodotto e quindi va analizzato con tutti gli aspetti adeguati: innanzitutto il valore trasmesso a quale pubblico.

Se nel paragrafo precedente abbiamo parlato del valore, il secondo punto è proprio il pubblico: avere sempre in mente quali saranno le persone che utilizzeranno l'app ci permetterà di ridimensionare le funzionalità, prioritizzare qualcosa rispetto ad altro e riuscire ad avere feedback da coloro i quali la utilizzano diventerà molto prezioso per evolverla.

3. I tre pilastri per il successo: growth, engagement, monetization

Oltre l'idea, oltre il pubblico serve poi far vivere l'app affinché possa raggiungere gli obiettivi sperati. E qui si va oltre l'ingegneria del software e l'apporto tecnologico e si entra a pieno nel marketing, nella comunicazione con gli utenti, nella sostenibilità economica dell'app.

Josh Elman, ex Product Manager in Facebook, Twitter e Linkedin e partner di Greylock Venture Capital, racconta nel blog a Techcrunch di qualche anno fa:

Molti professionisti in ambito tecnologico pensano ancora che le app siano gratuite, infinitamente distribuibili, non abbiano costi fissi e si diffondano velocemente e in modo organico. Questo poteva essere vero 10/15 anni fa, quando le app erano tutte una novità e avevano funzionalità senza precedenti. Ma ora, come concetto generale, le app hanno così tanti doppioni o funzionalità simili che le nuove app necessitano di differenziarsi con una attenta pubblicizzazione del proprio servizio e del proprio brand.

Parlando più in generale dei prodotti tecnologici, Nir Eyal in un altro articolo racconta di un approccio che si fonda su tre pilastri: Growth, Engagement e Monetization (Crescita, coinvolgimento e monetizzazione) dove indica queste tre attività come continuative e fondamentali per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Growth ➡️ letteralmente "crescita", qui si intende soprattutto riuscire a raggiungere il pubblico target in modo tale da passare il messaggio che l'app risolverà quel loro specifico problema (e quindi continuare a crescere); i metodi sono i più disparati: email, pubblicità, televisione, passaparola. È un processo e una pratica continuativa, non uno stato di fatto.

Engagement ➡️ non basta raggiungere il pubblico ma fare in modo che "incorpori l'app nelle prioprie attività" e per avere feedback (che sono spunti per l'evoluzione dell'app, la vediamo nel prossimo capitolo), per invogliare a continuare ad usare i servizi offerti. Non è sempre necessario coinvolgere gli utenti per sempre: a volte può aver senso coinvolgerli per un'ora, per un giorno o per un tempo specifico

Monetization ➡️ nel senso più generico delle app significa riuscire ad avere il ritorno economico atteso; nelle Connective App, come dicevamo all'inizio, può voler dire tenere in considerazione che i vantaggi ottenuti permettano di mantenere la sostenibilità economica del progetto

Guida alla creazione di app, ovvero quello che possiamo fare insieme

Se nel capitolo precedente il nostro apporto può essere consulenziale e di supporto al cliente, nei prossimi punti invece sta effettivamente il nostro lavoro quotidiano, aspetti se si vuole anche più di dettaglio per cui la nostra esperienza in numerose app negli ultimi dieci anni può permettere al cliente di trovare già le soluzioni di cui ha bisogno.

Se vuoi approfondire e venire a parlarne da noi

1. Prioritizzare ciò che è più importante

Sembrerà forse banale, ma è la difficoltà presente in tutti i progetti: sapere cosa fare per primo e tenere a mente cosa è importante.

Innanzitutto permette di iniziare con tempi e costi inferiori, di arrivare prima sugli smartphone degli utenti, di avere feedback dal mercato ed evolvere le funzionalità insieme agli early adopters.

2. Attenzione alla grafica e all'esperienza utente

Soprattutto le soluzioni di grandi aziende e di startup di successo ci hanno abituato ad app con grafiche eccezionali, animazioni, soluzioni di esperienza utente innovative e comode e anche nelle app dei prodotti che acquista l'utente non si aspetta niente di meno.

3. Effettuare un'adeguato testing

Nel mondo della fornitura della consulenza software il testing spesso non è considerato né come tempo né come costo, eppure se non fatto ha un costo enorme: di reputazione, di scoperta dei problemi da parte del mercato con tutte le difficoltà note di reperire le informazioni per risolverli, di tempi effettivi per il raggiungimento di soluzioni stabili e di cui essere confidenti.

Noi in Tiknil abbiamo del personale dedicato al testing e per ogni progetto di app è prevista l'attività di testing sia interno che da parte di un gruppo di utenti sul campo.

4. Ottimizzazione delle pagine degli store

La prima vetrina delle app sarà la pagina degli store App Store di Apple e Play Store di Google. Spesso è vista come un'attività dispendiosa in termini di tempo e quindi non viene curata come dovrebbe, ma applicare delle semplici accortezze può migliorare di gran lunga la scelta degli utenti di scaricare l'app sul proprio device.

Tra le attività consigliate per l'ASO (App Store Optimization) ci sono:

• avere un'icona accattivante
• mantenere un'ottima reputazione in termini di voti degli utenti
• impostare delle parole chiave significative
• dare un titolo alla pagina nello store con la parola chiave dominante
• più ci sono download e utenti attivi più anche la pagina dell'app verrà trovata con facilità perché può rientrare nelle schermate di classifiche

5. Raccogliere i dati di utilizzo

Non ci si pensa mai abbastanza a quali dati si vorrebbero avere una volta pubblicata un'app; tenere a mente le funzionalità principali, il pubblico e le attività di Growth, Engagement e Monetization aiuta a farsi un'idea delle metriche più importanti progetto per progetto così da creare delle dashboard utili ad analizzare l'andamento delle attività e prendere decisioni significative.

6. Continuare ad evolvere

A partire dai feedback degli utenti e dalle funzionalità aggiuntive percepite dall'azienda continuare ad evolvere l'app è importante per dare un segnale di attenzione costante da parte dell'azienda al servizio offerto, di continuità e di affidabilità.

La tua azienda vuole creare un'app di successo?

Se sei arrivato fin qui speriamo che tu abbia trovato interessanti gli spunti che abbiamo voluto descrivere, nel caso facci sapere!

Abbiamo voluto non parlare solo di quello di cui ci occupiamo noi e di come lo facciamo ma ci sta a cuore far capire a chi si approccia all'idea di realizzare un'app per la propria azienda e/o per il proprio prodotto che la parte dello sviluppo del software non è che solo una parte, necessaria ma che in sé non basta e va accompagnata con altre attività di cui l'azienda stessa necessita di integrare nelle proprie attività di comunicazione, di marketing, di analisi ed evoluzione.

Saremo al tuo fianco per tutte le attività legate alla tua Connective App!